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BUONE FESTE

 

 

Le feste Natalizie sono uno dei tanti momenti in cui il cibo assume quello che per noi è il suo significato più importante: convivialità.

Anche durante questi giorni di festa ricordiamoci di:

- Seguire i principi di una corretta alimentazione mediterranea. Godiamo dei momenti di condivisione, mangiando con serenità e in maniera sana.

- Fate un regolare e salutare esercizio fisico. Basta poco, anche una bella passeggiata di 30-40 min.

- Mangiamo tutto, nelle giuste proporzioni. Ricordiamoci della frutta e della verdura per integrare le giuste vitamine, soprattutto in previsione dei brindisi con i nostri cari.

Vi auguriamo un caldo e sereno Natale e un felice anno nuovo.

Staff Bio-Nutri.it

Dott.ssa Atzeni
Dott. Cinus

LA NUTRIZIONE IN PILLOLE:

 

 

Sapevi che di fronte ad un digiuno prolungato le riserve di glicogeno possono esaurirsi?
In questo caso il fegato sarà costretto a sintetizzare il glucosio a partire dagli amminoacidi, ovvero i mattoncini che costituiscono le proteine.

Ricordiamoci che il principale combustibile del nostro cervello è proprio il glucosio ed è dunque fondamentale seguire sempre una alimentazione sana ed equilibrata.

MIO FIGLIO NON MANGIA FRUTTA E VERDURA, COME POSSO FARE?

 

 

 

I bambini saranno il nostro domani e proprio in quel domani saranno coloro che sceglieranno da soli il proprio cibo, risulta quindi importante che imparino ad alimentarsi correttamente.

Molto spesso però le mamme lamentano il fatto che i propri figli non mangino alcuni alimenti, soprattutto frutta e verdura.

Il palato del bambino è infatti naturalmente più attratto verso il salato e il dolce, ma la buona notizia è che …….il palato può essere “abituato", "educato" a cibi dai sapori diversi.

La nostra percezione al gusto infatti non è statica ma subisce molte modificazioni nel corso della vita, così che un cibo non gradito può con il tempo diventare gradito.

Ad incidere sulla gradevolezza di un alimento possono esserci diversi fattori, quali le circostanze dove si assume l’alimento, lo stato d’animo ma anche l’aspetto con cui viene servito il cibo o ancora la sua temperatura.

Tenendo presente questo, come possiamo educare il palato dei nostri bambini ad assaporare i diversi alimenti?:

* Combinando ad esempio dei piatti che siano colorati e che quindi attraggano anche per l’aspetto.
È possibile creare con fantasia combinazioni con frutta e verdura che incuriosiscano il bambino. Inoltre coinvolgendo il bambino nelle preparazione dei piatti, si sentirà più partecipe e quindi sarà più tentato ad assaggiare e ad apprezzare.

* Creando non solo piatti colorati ma anche tavole colorate.
I bambini saranno attratti dai colori della tavola e quindi saranno più contenti, anche nell' assumere l’alimento.

* Facendo in modo che il consumo del pasto sia un momento felice, senza frenesia e dedicato alla condivisione familiare.
Uno studio pubblicato sul “Journal of Epidemiology and Community Health” ha evidenziato come consumare pasti regolari in famiglia a tavola aumenta particolarmente l’assunzione di frutta e verdure dei bambini.

Inoltre la cosa più importante sarà quella di DARE L’ESEMPIO A TAVOLA.

La voglia di imitare i propri genitori porterà il bambino a vedere l’alimento diversamente ed accrescerà con il tempo la sua curiosità ad assaggiarlo.
Ricordate sempre che difficilmente i bambini mangeranno frutta e verdura se i genitori non lo fanno.

 

K-WAY, FELPE, INCERATI DURANTE LA CORSA FANNO DIMAGRIRE?

 

 

 

E' capitato a tutti di vedere qualche amico (o magari lo abbiamo fatto noi stessi) durante una corsetta di allenamento o durante qualche partita di calcetto, tennis o quant'altro con indosso un k-way o un incerato.


Ma sono veramente utili al fine del dimagrimento?
La risposta è un secco NO.

Utilizzare questa strategia non porta a nessun beneficio anzi può risultare anche dannoso.
Ogni volta che pratichiamo un'attività fisica utilizziamo tutti gli elementi a nostra disposizione compresi sali minerali e acqua.
L'acqua viene utilizzata sia per funzioni di idratazione sia per funzione di termoregolazione, un'eccessiva sudorazione determinata dall'utilizzo di k-way, incerati o altri indumenti pesanti porta ad una repentina disidratazione e perdita di sali.


Inoltre il nostro organismo, in questo modo, fatica nel processo di regolazione della temperatura interna, la quale non deve mai essere troppo alta, questo perchè risulta essere controproducente per le attività da esso eseguite.

Ovvio, quindi, che perderemo anche qualità nella nostra prestazione fisica.

Gli unici effetti che otterremo saranno una perdita eccessiva di liquidi e un peggioramento della nostra prestazione.
Tornati a casa, tutti i liquidi persi verranno reintegrati mediante l'acqua che berremo.

Quindi le perdite di peso che potete vedere successivamente ad una corsa o ad una partita con amici rappresentano solo la normale perdita di liquidi che verrà ripristinata nel più breve tempo possibile.


In conclusione abbandoniamo del tutto queste inutili pratiche e puntiamo a una gestione del cibo che ci permetta di stare bene, godere di esso senza però rinunciare alla forma.

LE SCORCIATOIE PER DIMAGRIRE E MIGLIORARE NELLO SPORT - EFEDRINA

E' TUTTO ORO CIO' CHE LUCCICA?

 

 

Alcuni individui e, ahimè, diversi sportivi per ottenere dimagrimenti immediati e al contempo prestazioni migliori nelle attività sportive svolte, si affidano a delle scorciatoie rappresentate da molecole/integratori/tisane/metodiche millantate da amici/conoscenti o da compagni di palestra.

 

Con questo articolo vogliamo soffermarci ad analizzare gli effetti prodotti da una sostanza che si sta diffondendo : l' EFEDRINA.

 

Cos'è l'Efedrina?

E' un alcaloide estratto da alcune piante della famiglia delle Ephedraceae, la sua molecola strutturale è molto simile a quella dell' Anfetamina, differenziandosi da essa per la presenza di un gruppo ossidrilico (OH) e un gruppo metilico (CH3). Da essa inoltre può essere sintetizzata la metanfetamina, sostanza d'abuso ad azione centrale.

 

L' Efedrina è un alcaloide ad azione centrale con meccanismo simpaticomimetico. Cosa vuol dire?La sua molecola agisce a livello del sistema nervoso centrale (e non solo) andando ad agire su quei circuiti di attivazione regolati dalla noradrenalina e adrenalina, neurotrasmettitori e ormoni endogeni implicati in numerose funzioni vitali del nostro organismo.

 

Quali sono gli effetti di questa sostanza e perchè viene assunta?

L'Efedrina non fa altro che determinare una sovrattivazione e sovraeccitamento dell'individuo e di alcune sue strutture nervose determinando:riduzione della stanchezza, riduzione dell'appetito, aumento della pressione arteriosa, aumento del battito cardiaco.

Per questi suoi effetti e per diversi meccanismi di azione l' Efedrina viene utilizzata, anche tramite "fai da te", per aumentare il metabolismo basale (quindi aumentare l'attività del proprio metabolismo quando si è a riposo) a scopo di dimagrimento e per migliorare le prestazioni fisiche.

 

Ciò che però non si dice è che l'abuso di Efedrina può determinare importanti effetti negativi a livello del sistema nervoso centrale, portando anche a stadi di irrequietezza, nervosismo, allucinazioni, tremori, insonnia e psicosi.

Non trascurabile è il dato che un suo errato utilizzo può determinare dipendenza.

 

Oltre a tutti questi effetti collaterali può portare a morte per infarto cardiaco o ictus cerebrale nei soggetti a rischio, ed è per questo motivo che mettiamo sempre in guardia i colleghi Personal Trainer affinchè monitorizzino l'ambiente delle palestre, dove alcuni allievi, consci o meno, fanno utilizzo o consigliano ai loro compagni l'assunzione di svariate sostanze per l'ottenimento di non si capisce quale obiettivo.

 

Per poter perdere peso in maniera salutare e per poter ottenere migliori prestazioni la scelta di base è sempre e solo una: una corretta e sana alimentazione.

 

Durante i nostri corsi di aggiornamento ci confrontiamo con importanti realtà agonistiche, dalle società di calcio della serie A, agli agonisti di nuoto, combattimento, ciclismo, corsa, etc, e i nostri colleghi medici sportivi e nutrizionisti convengono che oramai l'alimentazione e le analisi nutrizionali di routine sono la base per l'impostazione, la crescita e il miglioramento delle prestazoni degli atleti.

 

Concludiamo quindi col sottolineare che noi sconsigliamo caldamente l'utilizzo di sostanze, qualsiasi esse siano, senza prima aver interpellato un esperto.

 

IL FAI DA TE E' DANNOSO E PERICOLOSO.

 

Prima di affidarvi a delle pratiche sentite per caso "in corridoio" interpellate il vostro Medico per l'assunzione di qualsivoglia farmaco, il vostro Istruttore per migliorare gli allenamenti e affidatevi ad esperti Nutrizionisti per il vostro Piano Alimentare.

LE DOMANDE

 

 

 

"E' corretto mangiare una barretta di cioccolato prima di un allenamento o di una gara?E mentre vado in bici?"

 

"A cosa servono gli amminoacidi ramificati e le proteine? Sono utili? Quando prenderli?"

 

"Devo prendere la creatina?"

 

"Va bene se bevo cocacola prima di un allenamento/uscita in bici o prima di una partita di calcio/calcetto?"

 

"Il mio amico in palestra mi ha detto di mangiare un pò di riso a pranzo e un pò di pollo a cena. E' una dieta corretta?"

 

Queste e tante altre domande ci vengono rivolte di continuo.

Al tanto interesse per migliorare le proprie capacità e prestazioni fisiche/sportive, seguono però anche tanti argomenti da chiarire e analizzare con cura.

 

Nelle preparazioni personalizzate per gli atleti cerchiamo di chiarire diversi dubbi e migliorare l'alimentazione, giorno dopo giorno.

 

Anche qui e sulla pagina Facebook Bio-Nutri.salute cercheremo di dare, col tempo, qualche piccolo consiglio nutrizionale utile a tutti gli sportivi, amatori e agonisti, affinchè possano migliorare e crescere nella loro disciplina, evitando di incappare in scelte alimentari errate.

UOVA=COLESTEROLO? PIU' STUDI SFATANO QUESTO MITO.

 

 

Le uova oltre ad essere un alimento molto economico sono anche ricche di proteine di elevata qualità, sali minerali, folati e vitamine del gruppo B.Nonostante le ottime qualità nutritive, il loro consumo però è stato da sempre associato ad un aumento pericoloso di grassi nocivi per la circolazione del sangue.

 

Recenti studi condotti su ragazzi adolescenti e su individui adulti dimostrano esattamente il contrario, si tratta dello studio pubblicato su Nutrición Hospitalaria dai nutrizionisti dell’Università di Granada, in Spagna effettuato analizzando lo stile di vita e la dieta di 380 ragazzi.

Questa ricerca ha dimostrato che anche in presenza di un consumo elevato e regolare di uova tra i ragazzi non si hanno conseguenze significative sul profilo dei lipidi, sul grasso corporeo, sulla pressione arteriosa e sulla resistenza all’insulina e, cosa importante, a prescindere dal livello di attività fisica.

 

Le uova sono un alimento molto importante nell’adolescenza e, vista la direzione presa da numerosi ragazzi, ciò che davvero può avere un effetto negativo sulla salute sono i grassi saturi contenuti in alcuni tipi di carne e soprattutto in snack e merendine.

 

Oggigiorno infatti in molte famiglie viene a mancare una corretta e sana gestione dell’alimentazione da parte dei genitori che, per semplicità, hanno reso abituale il consumo di merendine, snack e bibite gasate ai propri figli, mettendo nel dimenticatoio l'importanza di un'alimentazione varia e salutare.Sono stati inoltre pubblicati sul British Medical Journal i risultati di studi condotti su individui adulti (un totale di 260.000 persone), hanno dimostrato che anche negli adulti un consumo di un uovo al giorno, non determina alcun aumento del rischio di infarto e ictus e anzi, al contrario, il rischio di ictus emorragico potrebbe essere diminuito.

 

Quindi rendiamo varia la nostra alimentazione e consumiamo regolarmente le uova ma NON DIMENTICHIAMOCI DI ASSOCIARE UN METODO DI COTTURA ADEGUATO, SENZA GRASSI. Infatti in presenza di una frittura prolungata si otterrebbe un concentrato di grassi saturi sicuramente nocivo al nostro organismo.

LE 8 FALSE CREDENZE SULL’ ACQUA

 

Sappiamo che il nostro organismo per stare bene necessita un adeguato apporto di acqua, almeno 6-8 bicchieri al giorno.
Ma quante sono le false credenze che si aggirano sull’assunzione di questo elemento indispensabile
per la nostra vita?

Vi proponiamo un elenco di false credenze sull’acqua tratto dalle Linee guida per una sana alimentazione

Leggetelo e rifletteteci un po’ su…

- LE 8 FALSE CREDENZE SULL’ACQUA -

1. Non è vero che l’acqua vada bevuta al di fuori dei pasti. Al limite, se si eccede nella quantità si allungheranno
di un poco i tempi della digestione (per una diluizione dei succhi gastrici), ma un’adeguata quantità di acqua
(non oltre i 600-700 ml) è utile per favorire i processi digestivi, perché migliora la consistenza degli alimenti
ingeriti.

2. Non è vero che l’acqua faccia ingrassare. L’acqua non contiene calorie, e le variazioni di peso dovute
all’ingestione o eliminazione dell’acqua sono momentanee e ingannevoli.

3. Non è vero che bere molta acqua provochi maggiore ritenzione idrica. La ritenzione idrica dipende più dal
sale e da altre sostanze contenute nei cibi che consumiamo che dalla quantità di acqua che ingeriamo.

4. Non è vero che occorra preferire le acque oligominerali rispetto alle acque maggiormente mineralizzate
per mantenere la linea o “curare la cellulite”.
I sali contenuti nell’acqua favoriscono l’eliminazione di quelli contenuti in eccesso nell’organismo. Nei bambini, in particolare, sarebbe bene non utilizzare le acque
oligominerali in modo esclusivo, ma bisognerebbe alternarle con quelle più ricche di minerali, in quanto una
diuresi eccessiva può impoverire di sali minerali un organismo in crescita.

5. Non è vero che il calcio presente nell’acqua non sia assorbito dal nostro organismo. Ricerche recenti
dimostrano il contrario. La capacità dell’intestino umano di assorbire il calcio contenuto nelle acque (spesso
presente in quantità consistente) è considerata addirittura simile a quella relativa al calcio contenuto nel
latte.

6. Non è vero che il calcio presente nell’acqua favorisca la formazione dei calcoli renali. Le persone predisposte
a formare calcoli renali devono bere abbondantemente e ripetutamente nel corso della giornata, senza
temere che il calcio contenuto nell’acqua possa favorire la formazione dei calcoli stessi: anzi, è stato
dimostrato che anche le acque minerali ricche di calcio possono costituire al riguardo un fattore protettivo.

7. Non è vero che l’acqua gassata faccia male. Né l’acqua naturalmente gassata né quella addizionata con gas
(normalmente anidride carbonica) creano problemi alla nostra salute, anzi l’anidride carbonica migliora la
conservabilità del prodotto. Solo quando la quantità di gas è molto elevata si possono avere lievi problemi in
individui che già soffrano di disturbi gastrici e/o intestinali.
Resta il fatto che incide diversamente nella sensazione della sete (proprio in base alla presenza di anidride carbonica).

8. Non è vero che le saune facciano dimagrire. Le saune fanno semplicemente eliminare sudore. Lo stesso
organismo provvederà a reintegrare prontamente le perdite, cosicché nell’arco di poche ore il peso tornerà
ad essere esattamente quello di prima.

CIBO E SOLE

 

Qualche consiglio per chi in questi giorni a cavallo di ferragosto vorrà riposarsi e ricaricarsi sotto il sole.
Il sole fa bene all’organismo umano, stimola la produzione della vitamina D.
Questa vitamina è importante per numerosi processi legati al calcio e quindi anche alle ossa. Per questo consigliamo un’esposizione (controllata e con i giusti filtri) ai raggi solari, per giovare delle capacità della nostra cute di produrre tale vitamina (in particolar modo ad anziani e individui che soffrono di rachitismo).

 

Quindi se le vostre giornate lavorative sono all’insegna delle luci fredde dei neon degli uffici, un po’ di sole vi farà bene.
Per ottenere un'abbronzatura intensa e uniforme vi consigliamo di assumere alimenti ricchi in acqua e vitamine.

 

Perché l’acqua? Essa è molto importante affinché si mantenga la cute idratata e si reintegrino le grosse perdite di liquidi causate dal caldo e dalla sudorazione.

Quindi bevete almeno 2 Lt di acqua al giorno e mangiate alimenti ricchi di acqua (frutta e verdura).
 

Perché le vitamine?

Perché sono dei micronutrienti importantissimi per il nostro organismo.
Queste sono alla base di numerosi meccanismi biochimici del nostro corpo, utili anche per la salute dei capelli, delle ossa e del nostro cervello.

 

Inoltre alcune di esse hanno un’importante azione antiossidante, ovvero riducono l’azione negativa e dannosa nei confronti di alcune strutture cellulari ad opera di altre molecole (come i radicali liberi).
A livello della cute, ad esempio, aiutano a proteggerci maggiormente dai raggi solari riducendo il processo di invecchiamento della pelle.
Buon ferragosto a tutti, chi lavora e chi sfrutta qualche giorno per riposarsi.

E' GIUSTO DIGIUNARE PER DIMAGRIRE ?

 

Saltare i pasti e ridurre drasticamente il proprio regime alimentare per dimagrire, è tutt'altro che la soluzione giusta.
Quando non si mangia infatti il nostro metabolismo rallenta.


Il nostro organismo fa partire una sorta di “stato d’allarme” e, essendo una macchina perfetta, quando si accorge di non avere una determinata quantità di energia a cui era abituato, entra in una modalità di "risparmio" e si prepara a conservare e assimilare il più possibile tutto ciò che viene mangiato.


Questo è il motivo per cui dopo che si affrontano diete eccessivamente drastiche con una perdita troppo veloce di molti chili, si rischia di riprenderli tutti e alle volte anche con gli interessi.


Ciò che si consiglia quindi è di non eliminare nulla e non affrontare digiuni improvvisati e, soprattutto, di non affrontare le classiche diete fisarmonica o ricorrere a rimedi miracolosi di chissà quale prodotto commerciale.

SOLO SPORT?SOLO DIETA?

 

Troppe persone si basano solo sulla dieta per perdere i chili di troppo e stare in salute.

Tante altre si basano solo sull'incremento dell'attività sportiva e della sua intensità per perdere peso e ottenere risultati atletici o un incremento di massa muscolare.

Qual'è la scelta corretta?

1) Ritagliarsi il tempo durante la settimana per un'attività fisica/sportiva (camminare, correre, praticare uno sport interpellando istruttori esperti e competenti).

2) Far elaborare una dieta, legata alle nostre esigenze e cucita su misura per ognuno di noi, da personale competente e autorizzato (Nutrizionisti e/o Dietologi).

3) Lasciate perdere le scorciatoie. Se esistono, ci sarà sempre il lato negativo della medaglia.

PILLOLE DI NUTRIZIONE

 

Aggiungiamo qualche goccia di limone alla carne o al pesce in modo da facilitare l’assorbimento del ferro.

Ricordiamoci che il ferro è un minerale essenziale per il trasporto di ossigeno nel sangue!

 

"PERCHE' UNA DIETA?"

 

Buona parte di coloro che desiderano dimagrire si perdono per strada tra un consiglio di un parente tuttologo e l’amico “so tutto io”, tra un giornale da sala d’attesa e una massima sentita tra gli ombrelloni della spiaggia.
Ciò che sta alla base di numerosi errori è infatti dovuto alla mancanza di un' informazione adeguata.

Come viene chiesto a tutti coloro che si presentano in studio lo stesso ripetiamo qua:
quante possibilità di successo si possono avere se si conosce solo la meta, ma non il punto di partenza e tanto meno la giusta strada per raggiungerla?

Quando non si conosce a fondo la realtà di ciò che si sta intraprendendo, com'è possibile opporsi alle false promesse di chi assicura cali ponderali rapidi e cospicui? O alle false informazioni che si sentono in giro o si leggono in alcuni giornaletti da spiaggia? Come si può scegliere cosa è meglio fare se nei giornali e nel web c’è scritto tutto e il contrario di tutto?

Una dieta non è un percorso da intraprendere col “fai da te” o seguendo i consigli raccolti qua e là da amici e conoscenti.
La dieta è un percorso per voi stessi e la vostra salute.

Fareste mai interventi all’automobile leggendo informazioni su un giornale scandalistico?
Decidereste mai di fare un intervento chirurgico solo perché c’è scritto su un giornale di gossip?
Costruireste ex-novo una casa leggendo le indicazioni su una e-mail che vi arriva da non si sà chi e per promuovervi chissà quale prodotto miracoloso?
Scontato che la risposta a tutte queste domande è un secco NO. E il motivo è ovvio: in questo modo non otterrò quello che voglio.

Oggi giorno le ragioni che possono indurre a sottoporsi ad un percorso dietistico possono essere vari e tutti di notevole importanza.
Ci sono infatti gli sportivi che desiderano migliorare le proprie capacità atletiche;
Ci sono persone con patologie cliniche che devono seguire una dieta fisiologica (cardiopatie, diabete, ipertensione, obesità, celiachia ecc.);
Oppure ci sono donne in stato di gravidanza o allattamento;
Ancora, ci possono essere donne in menopausa, con problemi e/o prevenzione di osteoporosi;
O semplicemente motivi puramente estetici e/o legati alla voglia di vivere meglio.

Partiamo dal fatto che una dieta corretta è un buon modo per prevenire patologie che possono manifestarsi soprattutto con l'avanzare degli anni.
Un altro concetto importante è che "Siamo quello che mangiamo". Non tutti però ne conoscono o ne seguono il significato.
Ingerire un determinato tipo di cibo può essere paragonato all'ingestione di un farmaco. Non sempre può far bene.

Da un presuntuoso "fai da te" si possono scatenare numerosi scompensi o problematiche. Questo perché si tende a fare di testa propria senza però avere i mezzi per poter giudicare il proprio operato.
Imparare a mangiare bene è fondamentale soprattutto in periodi come questi, in cui la società impone ritmi frenetici che possono rendere più difficoltoso il mangiare sano.

La DIETA deve essere PERSONALIZZATA. Ognuno deve avere la sua dieta. Capita che tra amici ci si scambi la dieta. Niente di più sbagliato!
Ogni essere umano è diverso da un altro, troppi fattori entrano in gioco per renderci gli uni diversi dagli altri, dalla genetica alle abitudini quotidiane passando per le abitudini acquisite nel corso della propria vita, etc.
Per questo motivo noi consigliamo di affidarsi a dei professionisti competenti che vi possano aiutare per una vostra crescita e consapevolezza dal punto di vista alimentare.

 

"I RISULTATI DIPENDONO DA OGNUNO DI NOI"

 

Una foto, un esempio di chi in 3 mesi ha creduto in se stesso e nei consigli ricevuti.

Il merito di tale traguardo non è nostro, ma di chi con consapevolezza ha voluto mettere in atto le indicazioni e le strategie consigliate, tutto questo con un solo obiettivo: stare bene con la propria mente e col proprio corpo.

E’ affascinante aver a che fare con persone che seppur inizialmente titubanti, vuoi perché provano tanti metodi “fai da te” , vuoi perché disorientate dalle troppe disinformazioni pescate quà e là sui vari mezzi di comunicazione, ti restituiscono dei “feedback” positivi sul loro cammino.

Affrontato il primo periodo, ci si accorge dei benefici che piano piano si ottengono, delle migliorie nella qualità della vita, sia dal punto di vista fisico che mentale. Questo grazie a cosa? Grazie ad una corretta alimentazione, un corretto modo di dare al proprio corpo e alla propria persona ciò di cui ha bisogno. Ovviamente a seconda degli obiettivi, a seconda di ciò che ogni singolo ha bisogno.

Ma quindi è così importante seguire una buona e corretta alimentazione? La risposta ve la potete dare da soli, semplicemente provando. Chi lo ha fatto ce lo ha comunicato senza che noi gli chiedessimo nulla. E la cosa più bella sono i sorrisi con cui ti comunicano il loro stato di benessere, il raggiungimento giorno dopo giorno di risultati e miglioramenti.

Questo semplicemente perché un’alimentazione varia ed equilibrata è alla base di una vita in salute.
Un’alimentazione inadeguata, infatti, oltre a incidere sul benessere psico-fisico, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di numerose malattie croniche.

L’organismo umano ha bisogno di tutti i tipi di nutrienti per funzionare correttamente. Alcuni sono essenziali a sopperire il bisogno di energia, altri ad alimentare il continuo ricambio di cellule e altri elementi del corpo, altri a rendere possibili i processi fisiologici, altri ancora hanno funzioni protettive.
Per questa ragione la sana alimentazione deve essere quanto più possibile varia ed equilibrata.

Ad oggi, dopo aver parlato con moltissime persone con le quali abbiamo condiviso quello che abbiamo imparato negli anni di studio dell’organismo umano e del suo linguaggio, sappiamo di poter trasmettere qualcosa che ha valore, qualcosa che possa giovare alle persone, che gli permetta di godere la propria vita a 360°.

Forse anche tu, che in questo momento stai leggendo queste righe, ti ritrovi spesso a mangiare le stesse cose, pur sapendo o intuendo in qualche modo che non fanno proprio benissimo al tuo organismo, o che comunque necessiti di qualcos’altro.

I benefici di una dieta sana sono molti, e comprendono sensazioni di benessere, permette una miglioria delle prestazioni mentali e fisiche, oltre che, per l’appunto, la prevenzione delle malattie.


Se ad un'alimentazione disordinata aggiungiamo fattori come inquinamento, il vizio della sigaretta, esposizione ad altri fattori inquinanti e in ultima analisi una vita ricca di stress, vediamo che il funzionamento dell'organismo va incontro a numerose prove alle quali deve poter rispondere al meglio, deve reagire.

Ovviamente tutto questo non ci deve spaventare, perché tramite alcuni piccoli e graduali cambiamenti nello stile di vita si può migliorare.

Allo stesso tempo però oggi i nutrineti che la fanno da padrone sono i prodotti raffinati, zuccheri semplici e un eccesso di grassi (soprattutto saturi). Tutto questo porta ad un’incomprensione di ciò che sono gli alimenti essenziali e in ultima analisi di quello che veramente ci serve per stare bene.

Infatti, una dieta di questo tipo non fa altro che apportare all'organismo solamente delle calorie vuote.

Grazie alle conoscenze che oggi disponiamo, abbiamo la possibilità di conoscere e capire ciò di cui il nostro organismo ha bisogno. Ad esempio l’apporto di anti-ossidanti, alimenti ricchi di vitamine, sostanze nutritive benefiche e indispensabili per l'organismo.

Diete sane ci danno l’energia per superare la giornata e per farci sentire meglio fisicamente

Vivere una vita lunga e sana non è una garanzia, ma la qualità della vita può essere migliorata da una dieta che mantiene il nostro organismo (cuore e altri organi compreso il cervello), in perfetta forma.

Come già detto, per dieta non si intende una costrizione ma bensì uno stile di alimentazione.

In una corretta alimentazione, gli alimenti devono essere assunti con la consapevolezza delle loro qualità, allo scopo di sfruttarne le proprietà nutrizionali.

"Omega-3 Omega-6"

 
- Cosa sono? Come e perchè assumerli nella vita quotidiana e nello sport -

 

Partiamo dal fatto che questi due gruppi di molecole fanno parte della famiglia dei lipidi.

 

Ebbene sì, per quanto molti siano portati a pensare che lipidi=grasso=danno, non si và più lontano dalla realtà. Capita spesso infatti che molti eliminino tutte le fonti lipidiche all'interno della loro alimentazione proprio per questa convinzione.
Come vedremo in queste poche righe, i lipidi, insieme agli altri elementi, sono indispensabili per il corretto funzionamento dell'organismo umano. Alle volte rappresentano utili input per la migliorìa di determinate condizioni, legate magari a delle abitudini sbagliate.
Quello che infatti noi teniamo a precisare è che tutti i nutrienti sono importanti ed è fondamentale assumerli in dosi e concentrazioni idonee per la salute di ognuno di noi.

Detto questo torniamo agli omega 3 e omega 6.
Sono due famiglie di acidi grassi polinsaturi. Questi acidi grassi sono detti essenziali poiché devono essere introdotti con la dieta, in quanto il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli ex novo.

[DETTAGLIO PER GLI AMANTI DELLA SCIENZA] 

 

Gli Omega-3 e Omega-6 prendono il loro nome dalla posizione del primo doppio legame rispetto alla porzione metilica (CH3), che si trova alla fine, della molecola dove negli negli Omega-3 il primo doppio legame è tra il terzo ed il quarto carbonio, negli omega-6 il primo doppio legame è tra il sesto ed il settimo atomo di carbonio partendo sempre dall'estremità metilica (CH3).



Le fonti alimentari di Omega 3 sono rappresentate principalmente dal pesce e dagli oli vegetali (come Pesce e Olio di Pesce EPA e DHA, Crostacei EPA e DHA, Noci ALA, Oli vegetali come l'olio di lino.

Le fonti alimentari di Omega 6 invece sono rappresentate da olii vegetali, legumi e frutta secca, in piccola parte gli alimenti di origine animale (come: noci, cereali, olii vegetali in particolare semi di lino e di canapa).

Per quanto riguarda gli Omega 3 è preferibile assumere pesci di piccole dimensioni piuttosto che di grosse dimensioni (es: un pesce azzurro piuttosto che il salmone) in quanto i pesci, a causa dell'inquinamento prodotto dall'uomo, vanno a manifestare il processo di biomagnificazione.


Cos'è la biomagnificazione? E' quel meccanismo secondo il quale gli animali, seguendo la piramide alimentare (aumento di concentrazione dal più piccolo al più grande) accumulano (in quanto impossibile metabolizzare o espellere) determinate sostanze altamente tossiche (come Dicloro Difenil Tricloroetano o DDT, mercurio, etc) che si accumulano nell'ambiente.
Sarà quindi preferibile scegliere pesci di piccola taglia, piuttosto che i grossi predatori i quali accumulano, oltre al loro, anche tutto quello delle loro prede.

Un'altra fonte di Omega 3, come detto, sono i semi di lino che possono essere utilizzati come condimento nelle insalate o a nostro piacimento con altre pietanze.

E' importante però mantenere specifiche proporzioni tra le due molecole Omega 6/Omega 3 che deve essere di 4-6:1, in quanto le vie metaboliche delle due molecole risultano essere condivise.
Per questo motivo bisogna aumentare l'asunzione di pesce nella nostra alimentazione settimanale, onde evitare una sovrabbondanza di Omega 6 in un rapporto di 20:1 (come spesso accade nell'alimentazione dei paesi occidentali).

- EFFETTI E STUDI

Negli ultimi anni sono stati notati numerosi effetti benefici da parte di queste molecole nei confronti di diverse problematiche che vanno ad interessare il nostro organismo.
Per questo motivo oggi esistono numerose possibilità per l'integrazione degli omega 3 e 6.
A tal proposito noi però ci sentiamo di consigliare un'attento controllo del prodotto che si va a comprare in quanto non tutti i prodotti che si possono trovare in commercio assicurano la perfetta salubrità e filtrazione dell'integratore. Cosa bisogna controllare?
Bisogna stare attenti alle concentrazioni di mercurio, queste infatti devono essere ridotte o quasi eliminate.
Se il controllo della scheda dei componenti del prodotto non è di facile reperibilità potete comunque affidarvi al vostro proffessionista di fiducia che senz'altro saprà informarsi e suggerirvi i prodotti migliori dal punto di vista della loro composizione.

Tornando agli effetti di Omega 3 e Omega 6 è stato visto che agiscono riducendo i trigliceridi e pare che alcune ricerche abbiano mostrato un interessante effetto nella combinazione di statine con acidi grassi omega-3 che pare possa essere più efficace nel gestire una condizione di iperlipemia. La scelta di tale percorso naturalmente dev'essere fatta sotto indicazione del medico e non di propria iniziativa mediante il "fai da te".

Pare inoltre che abbia un importante azione preventiva nella riduzione dell'insorgenza di patologie cardiovascolari in individui sani.

Le fonti di Omega-3 di origine marina, possono migliorare la salute cardiovascolare delle donne, riducendo il rischio di malattie cardiache. Infatti elevate assunzioni di omega-3 a lunga catena (acido eicosapentaenoico, EPA; acido docosaesaenoico, DHA) sono state associate al 38% di riduzione del rischio di cardiopatia ischemica (IHD) nelle donne, mentre l’acido alfa-linolenico ALA e LA derivati da fonti vegetali pare non offrano tali benefici.

Fino ad oggi, gli acidi grassi polinsaturi (PUFA) sono stati associati a miglioramenti a livello dei lipidi nel sangue, della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e della funzione vascolare, oltre che una minor tendenza di trombosi.
Numerose linee guida nazionali ed internazionali alimentari consigliano, da 1 a 2 porzioni di pesce alla settimana (preferibilmente pesce azzurro), per ottenere circa 250 mg o più di acidi grassi omega-3 al giorno.

I benefici per la salute associati al consumo di ALA includono effetti cardiovascolari, antinfiammatori, neuroprotettivi e verso le malattie autoimmuni.

Al di là della salute cardiovascolare, l’assunzione di acidi grassi omega-3, in particolare di EPA e DHA, è stata collegata ad una vasta gamma di benefici per la salute, tra cui riduzione del rischio di sviluppare alcuni tumori, un corretto sviluppo del feto durante la gravidanza, il mantenimento di una buona salute delle articolazioni e un miglioramento del tono dell’umore.
Alcuni studi hanno testato l'efficacia di dosi usuali di EPA e DHA in un numero adeguato di pazienti affette da stress psicologico e sintomi depressivi aspecifici di intensità da lieve a moderata. Nonostante un mancato effetto del trattamento nel prevenire cadute in episodi depressivi maggiori, la supplementazione in EPA e DHA è stata associata ad un miglioramento globale della percezione di benessere e del tono dell’umore.

E per quanto riguarda lo SPORT?
La corretta integrazione di Omega 3 sempre in rapporto agli Omega 6, riuslta cruciale per l'azione protettiva, ma può garantire anche un miglioramento di alcune condizioni necessarie a sostenere le performance degli sportivi.

E' stato visto che è in grado di ridurre il processo infiammatorio dovuto all'esercizio fisico (soprattutto negli agonisti o chiunque pratichi abitualmente sport), oltre che prevenire il deterioramento di tutte quelle strutture interessate nello sport come i muscoli, i tendini e i legamenti.
Agirebbe a livello della funzionalità cardiaca, ridurrebbe la resistenza vascolare e quindi andrebbe a migliorare le capacità emodinamiche dell'atleta.
Agendo in ambito cardio-vascolare aiuterebbe a migliorare le capacità di ossigenazione importanti per la prestazione fisica.
Avendo un'azione anche a livello neuronale andrebbe a velocizzare i tempi di reazione, migliorando anche le capacità di concentrazione, cosa molto importante soprattutto per gli atleti agonisti.
Ovviamente risulta fondamentale la differenza tra i diversi atleti e l'assunzione degli Omega 3/Omega 6 nelle giuste proporzioni mediante l'alimentazione e/o eventuali integrazioni.

Ciò che abbiamo riportato sono alcuni risultati di innumerevoli studi.
Questo articolo riassuntivo riguardante gli Omega 3 e Omega 6 vuole essere un piccolo approfondimento sull'argomento e non un indicazione per la sostituzione o eliminazione di specifiche terapie.
Per le terapie mirate alla cura di patologie o l'associazione ad esse DEVE essere consultato il medico in quanto è l'unico che ha gli strumenti per potervi curare al meglio.
I nostri consigli si limitano ad un'informazione generale sui diversi argomenti e una gestione dell'alimentazione quanto più sana possibile, in modo da creare una base solida per la vostra salute e il vostro benessere.

 

"LE PROTEINE"

       -EQUILIBRIO e GESTIONE-

Visto che l'estate si avvicina aumentano le richieste di definizione muscolare.
Uno degli argomenti in cui ci imbattiamo spesso ma in cui riscontriamo anche un' elevata confusione è quello delle proteine.
Molti ci parlano di proteine animali e proteine vegetali, altri ci parlano di assunzione proteica o aminoacidica mediante integratori, altri (per lo più persone che frequentano alcuni ambienti sportivi) di integratori aminoacidici che riparano le proteine.
Per poter eliminare alcuni qualunquismi e rendere un pò più chiaro l'argomento è necessario toccare alcuni punti base.
Partiamo col capire chi e cosa sono le proteine.
Le proteine sono dei composti molecolari organici (catene più o emno lunghe, lineari o ramificate) formati da tanti "mattoncini" detti aminoacidi, legati tra loro tramite un legame peptidico.
Gli aminoacidi sono 20, tutti diversi tra loro, e combinazioni di differenti di aminoacidi portano alla formazione di innumerevoli (migliaia e migliaia) proteine differenti (per struttura e funzione).
Esse possono avere innumerevoli compiti:
da quelli strutturali (muscoli) a quelli funzionali (come le proteine che regolano le diverse attività biologiche: trasporto di ioni, trasporto del ferro, ricezione dei neurotrasmettitori, enzimi etc) o addirittura anticorpali (facente parte del sistema immunitario).
Le funzioni biochimiche e le proprietà di ogni proteina dipendono dalla sequenza specifica degli aminoacidi che le compongono, la quale è "scritta" nel nostro DNA.

Tra i 20 aminoacidi, 8 sono detti "essenziali" questo perchè il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli da sè ed è necessario introdurli con l'alimentazione. Tali aminoacidi sono:
isoleucina, leucina, lisina, metionina,fenilalanina,treonina, triptofano e valina.
In età neonatatale non viene sintetizzata l'istidina e in età pediatrica si ha difficoltà nella sintesi di di arginina.

Le proteine che contengono gli aminoacidi essenziali possono essere presenti negl alimenti sia di origine animale
sia di origine vegetale.
NON ESISTONO DIFFERENZE TRA AMINOACIDI DI ORIGINE VEGETALE E ANIMALE riguardo le loro proprietà e funzioni fisiologiche.
La sintesi di una specifica proteina richiede un'adeguata disponibilità di aminoacidi.
Ora, noi possiamo definire le proteine nobili o complete quelle proteine che assunte con la dieta ci forniscono tutti gli aminoacidi essenziali.
Una dieta basata sull'assunzione di proteine incomplete (senza tutti gli aminoacidi essenziali) porta a fenomeni di malnutrizione, indipendentemente dal fatto che contenga adeguate quantità di proteine o calorie.

Partiamo dal fatto che oggigiorno, in particolar modo nei paesi industrializzati, LA POPOLAZIONE ASSUME UNA MAGGIORE (anche ECCESSIVA) QUANTITà DI PROTEINE di origine ANIMALE, con conseguente aumento dell'assunzione di colesterolo e acidi grassi saturi.
Il valore biologico di un cibo rappresenta la sua bontà in termini di capacità di fornire proteine con alto valore biologico.
LE PROTEINE DI ORIGINE ANIMALE posseggono sempre PROTEINE NOBILI (si trovano: nelle uova, carne, pesce, formaggi, latte, colostro, siero), QUELLE DI ORIGINE VEGETALE (in lenticchie, piselli, fagioli, cereali etc) sono INCOMPLETE O NON NOBILI, mancando sempre di uno o più aminoacidi essenziali. Per questo motivo tali proteine (origine vegetale) hanno un basso valore biologico.
Per quello si consiglia sempre un'alimentazione varia e bilanciata, senza eccedere nell'assunzione dell'uno o dell'altro elemento.
CHI per scelte etiche NON ASSUME CARNE, può implementare la sua dieta con un'alimentazione varia comprendente cereali, frutta e verdure che possa fornire tutti gli aminoacidi essenziali.
-Diverso è il discorso del ferro, la sua assunzione e il suo assorbimento-
Tale dieta priva di carne, come tutti i tipi di dieta, necessita un giusto e corretto indirizzo affinchè non ci siano carenze o eccedenze di macro e micro-nutrienti.

Veniamo agli sportivi (agonisti e non agonisti) e alle domande ricorrenti in questo ambiente.
Partiamo dal concetto che la massa muscolare non incrementa semplicemente consumando cibi ricchi di proteine, quindi: LE PROTEINE DI PER SE' NON FANNO AUMETARE LA MASSA MUSCOLARE. L'ipertrofia è un processo dato da diversi passaggi e non un semplice accumulo di molecole (proteiche).
E' facile infatti calcolare che se tutte le proteine assunte in eccesso fossero usate per la sintesi di tessuto muscolare , l'ipertrofia muscolare conseguente sarebbe di proporzioni enormi...cosa che infatti non avviene.
Le PROTEINE ASSUNTE IN ECCESSO (al nostro fabisogno) vanno incontro al processo di deaminazione entrando in cicli metabolici che POSSONO PORTARE ALLA SINTESI di altre sostanze come ad esempio i LIPIDI DI DEPOSITO SOTTOCUTANEO, oltre ad avere EFFETTI PERICOLOSI come l' aumento della produzione di urea caricando eccessivamente di lavoro i reni e il fegato.

Diversa è l'assunzione proteica dei sollevatori di pesi, bodybuilder e tutte quelle categorie di atleti di potenza.
Comunemente si ritiene che l'assunzione di preparati sintetici (detti INTEGRATORI PROTEICI O DI AMINOACIDI RAMIFICATI) porti ad un assorbimento più rapido e quindi consenta un più veloce sviluppo delle masse muscolari, della forza e della produzione dell'ormone della crescita.
L'assorbimento invece risulta facilitato quando gli amminoacidi sono associati a formare catene di di-/tri-peptidi (proprio come vengono scissi dai nostri enzimi) piuttosto che in forma singola come si trovano in alcuni integratori.
Quando sono molto concentrati in forma singola, anzi, possono portare ad un effetto osmotico richiamando acqua nell'intestino e provocando irritazione della mucosa intestinale, alle volte crampi e persino diarrea.
Ne consegue che UN UTILIZZO ERRATO DI TALI INTEGRATORI PUò ANDARE IN SENSO OPPOSTO AGLI OBIETTIVI CHE VI ERAVATE PREPOSTI (ovvero: ACCUMULO GRASSO e INDEBOLIMENTO del FISICO causato da INFIAMMAZIONI o STRESS METABOLICO).
Una cosa che teniamo a precisare: NON ESISTONO gli aminoacidi che vengonoutilizzati per RIPARARE PROTEINE del muscolo. Le proteine vengono rigenerate per riparare il muscolo. Quindi non esistono muratori che con la cazzuola prendono i vostri integratori aminoacidici durante l'esercizio fisico e mettono lo stucco nei buchi dei vostri muscoli. Lo specifichiamo perchè son discorsi che sentiamo spesso e portano ad un vortice di confusione e fraintendimenti.

Concludiamo dicendo che un'ADEGUATA NUTRIZIONE è alla base della PRESTAZIONE FISICA e di una corretta gestione del proprio organismo, fatto di muscoli, cervello e funzioni vitali come il sistema metabolico o il sistema immunitario etc.

GLI SPORTIVI necessitano di un corretto e bilanciato apporto di tutti i macro e micro elementi studiato a seconda del loro percorso sportivo di semplice allenamento o di gara.
IN GENERALE, sportivi e non, bisogna ricordarsi che un adeguato apporto di carboidrati aiuta a preservare le proteine strutturali.

Quindi EVITATE LE DIETE MODAIOLE che vi propinano una massiccia dose di proteine e l'eliminazione dei carboidrati. L'impoverimento delle riserve di glicogeno , che si verifica con il digiuno, innesca la sintesi del glucosio a partire dagli aminoacidi andando ad intacare e perdere, quindi, la parte più tonica del vostro fisico: i muscoli.

 

"Il cibo e la mente"
"Nella nostra epoca, definita l'età della tecnica, imperano le categorie della produttività e del consumo; è l'epoca del tempo velocizzato, finalizzato al raggiungimento di scopi. Quest'epoca ci ha consegnato il fast food, il mangiare veloce, omologante, insapore e standardizzato; un mangiare senza storia, tipico di una società massificata, ridotta all'omogeneizzazione.
L'essere ripiegati sul presente, la mancanza di memoria storica e l'incapacità di progettare il futuro, si riflette anche in ciò che mangiamo e nel modo in cui mangiamo"
Da Il senso del cibo

"SPORT E ALIMENTAZIONE"
 

E' giusto mangiare prima della prestazione sportiva?
La risposta è: dipende da cosa e da quanto prima.
Mangiare prima dell'attività sportiva è sicuramente una buona abitudine, ma la scelta della tempistica e del tipo di cibo è fondamentale.
Infatti assumere, prima della nostra prestazione, cibi ad alto indice glicemico (es: crackers, bibite zuccherate etc) potrebbe essere controproducente perchè il nostro organismo andrà a secernere insulina in maniera massiva.
L'assunzione di tale alimento stimola un importante picco insulinico che andrà a lavorare in maniera opposta alle nostre aspettative/necessità.
Infatti l'insulina ha il compito di promuovere il passaggio del glucosio (una fonte di energia, l'unica per il cervello) dal circolo sanguigno alle cellule.
Quindi va ad abbassare la glicemia. Per questo motivo favorisce l'accumulo di glucosio sotto forma di glicogeno (processo detto di glicogenosintesi) a livello epatico e inoltre va ad inibire la degradazione di glicogeno (energia di riserva) a glucosio (processo chiamato di glicogenolisi).
Quindi mentre il nostro obiettivo è avere energia pronta e disponibile per la nostra prestazione (data anche da valutazioni percettive, quindi che coinvolgono il cervello, oltre i muscoli), il nostro organismo ha attivato dei meccanismi opposti atti a ridurre l'energia in circolo immagazzinandola nei diversi distretti e, oltremodo, bloccando il meccanismo di degradazione delle riserve di glicogeno che andrebbero a "rilasciare" glucosio.
L'insulina quindi ha effetti opposti a quelli dell'adrenalina, ormone secreto dalla ghiandola surrenale e che risulta fondamentale durante l'attività sportiva. Infatti promuove la glicogenolisi (produzione di glucosio a partire dal glicogeno), la gluconeogenesi (produzione di glucosio a partire da alcuni aminoacidi) e la lipolisi (utilizzo delle riserve di acidi grassi) affinchè il muscolo abbia l'apporto dell'energia necessaria al lavoro che deve affrontare.
Come possiamo vedere anche qui l'alimentazione, la scelta dei cibi e la tempistica risulta di fonamentale importanza affinchè si possa ottenere ciò che ci si era preposti.

 

"La prima colazione"
La prima colazione è il primo tassello della giornata per uno schema di dieta equilibrato.
Molti non fanno colazione e altrettanti affermano di non averne il tempo o tanto meno la necessità/voglia.
Studi epidemiologici confermano che una colazione povera o peggio ancora assente risulta essere associata ad una maggiore incidenza di sovrappeso e di obesità.
La colazione infatti, oltre a regolare il senso della fame e di sazietà durante la giornata, va a sopperire e colmare i limiti dell’organismo nel far fronte alle richieste energetiche dopo il digiuno notturno.
Infatti il nostro organismo, sia che noi svolgiamo principalmente attività fisiche o mnemoniche, necessita di un corretto e specifico apporto energetico.
Anzi la nostra concentrazione e prestazione sarà superiore se si effettua una buona colazione, evitando così di arrivare al pasto successivo (sia esso lo spuntino o addirittura il pranzo) con un apporto energetico insufficiente alle nostre esigenze.
Senza contare lo sbalzo insulinico dovuto "all' abbuffata" dell'ora di pranzo che andrà a sua volta a ridurre il nostro rendimento pomeridiano.
Quindi come vedete il salto della colazione (o comunque un apporto errato) andrà ad incidere sull'intera giornata di ognuno di noi.
Le persone che consumano con regolarità questo primo importante pasto potrebbero beneficiare di meccanismi fisiologici che ridurrebbero l’appetito in tutto il resto della giornata.
Quindi viene da se che una prima e semplice strategia da utilizzare per mantenere o perdere un pò di peso o comunque ottenere il meglio dalla propria vita risulta fare tutti i giorni un’abbondante colazione che consista almeno nel circa il 20% delle calorie giornaliere necessarie.
Ora però la domanda è: Quali sono gli alimenti da consumare a colazione?
Sarebbe opportuno consumare sempre una fonte di carboidrati complessi come ad esempio: pane, fette biscottate, biscotti secchi o corn flakes (occhio ai prodotti in commercio, possono avere aggiunte di zuccheri e/o altro).
A questi bisogna aggiungere: un frutto, marmellata, latte o yogurt. Se il latte non è tollerato si può provare a consumare il latte senza lattosio o le alternative come il latte di soia o ancora quello di mandorla.
E per chi è sempre in giro e fa colazione al bar? Il classico cornetto e cappuccino, per intenderci, vanno bene?
Il cornetto andrebbe consumato saltuariamente in quanto molto ricco di calorie (tra le 150 e le 200) ma soprattutto di grassi saturi che possono essere dannosi per la salute.
Quindi una strategia per tutti coloro che fanno colazione furoi casa è:
cercate di chiedere al vostro barista una bella spremuta e qualche dolce/alimento non eccessivamente grasso, lui stesso ci guadagnerà nell' accontentarvi così da avervi come cliente fisso.
Ricapitolando, possiamo notare come con una colazione descritta sopra andremo ad apportare zuccheri complessi, proteine, fibre e vitamine, utili al nostro organismo per iniziare al meglio una giornata lavorativa e/o ricca di impegni affettivi.

"Non solo bollicine"

 

In queste righe parliamo un pò delle bibite gassate.
Partiamo dal fatto che il problema del sovrappeso e dell’obesità è multifattoriale, ovvero dipende da una serie di co-fattori che sono: un’alimentazione non equilibrata, scarsa attività fisica, familiarità ed abitudini sbagliate che si sono acquisite o in ambito familiare o comunque negli ambienti della nostra vita.
E’ compito del nutrizionista accompagnare le persone alla scoperta, oppure alla riscoperta, della possibilità di migliorare il proprio stile di vita e delle proprie abitudini alimentari.

Tutti abbiamo sentito, vuoi in rete, vuoi chiaccherando con degli amici, che queste bevande "fanno male", che "gonfiano la pancia", che "fanno ingrassare".
Si ma perchè avviene tutto ciò? Perchè queste bibite farebbero ingrassare? E quelle dietetiche o più comunemente chiamate light?
Partiamo con l'enunciare gli ingredienti base di queste bibite che possono essere comuni un pò a tutte:
Zuccheri (o edulcoranti di sintesi), caffeina, coloranti artificiali, anidride carbonica (responsabile di quelle accattivanti bollicine) e acido fosforico.

Concentriamoci sullo zucchero.
Il quantitativo impiegato è molto alto, circa 10 cucchiaini che possono equivalere anche a 150/180 kcal.
Ma di che zuccheri parliamo? Generalmente sono zuccheri di scarto. I produttori molto spesso sostituiscono del tutto o in parte il saccarosio (il comune zucchero da tavola) con l’impiego di sciroppo di mais (detto anche HFCS), cioè una combinazione di fruttosio - destrosio ad alto contenuto di fruttosio.

Ora, il fruttosio dolcifica circa 6 volte più del saccarosio.
Dal punto di vista metabolico, il fruttosio presenta alcune peculiarità: ha un basso indice glicemico, ovvero viene assorbito dall’intestino e veicolato al fegato in pochissimo tempo. Nel fegato viene utilizzato per sintetizzare glucosio epatico senza però aver bisogno di insulina. Proprio per questo suo basso indice glicemico ed insulinico, per lungo tempo il fruttosio è stato considerato un sostituto ideale dello zucchero (e l'hanno fatto ritenere un valido alleato di sportivi e diabetici).

E' stato visto che il fruttosio stimola il senso di fame, ci spinge a mangiare di più e ad ingrassare senza rendercene conto.

L’azione sul cervello degli zuccheri di scarsa qualità risulta essere importante poichè è questo l' organo che controlla e gestisce i vari distretti e le nostre funzioni/azioni.
A differenza di quanto avviene con il glucosio, ingerendo dolcificanti al fruttosio, il nostro cervello non riesce a registrare in maniera corretta il senso che si ha quando si è sazi e non attiva i meccanismi che spengono la fame, di conseguenza si assumono più calorie, si mangia di più e quindi si ingrassa.
Nello studio, pubblicato sulla rivista Journal of American Medical Association, i ricercatori hanno osservato come alcune zone del cervello, dopo l’assunzione di fruttosio, non venivano attivate nel controllo dell’appetito, cosa che in realtà avviene assumendo zuccheri.

Oggi il consumo di fruttosio è aumentato notevolmente rispetto al passato e la scelta è sopratutto economica. Il consiglio è quello di verificare negli alimenti la presenza di sciroppo di mais o fruttosio e quindi consumare con attenzione tali cibi.

E le bibite così dette "light"?
Le bibite senza zucchero potrebbero ugualmente far ingrassare. Da alcune ricerche si evince che quello che è dolce induce il nostro corpo a consumare calorie, se il gusto dolce rimane ma non c’è niente da bruciare, il nostro organismo impara e non avverte mai la sensazione di sazietà.

L'effetto di questo cambiamento di metabolismo è che noi andremo ad introdurre attraverso la dieta ancora più calorie, pertanto non c’è un dimagrimento, ma anzi, si tende ad aumentare di peso.

Per quanto riguarda invece gli effetti dei docificanti artificiali sappiamo che hanno un potere dolcificante elevatissimo rispetto allo zucchero comune e quotidianamente, scegliendo prodotti alimentari light (siano essi di pasticceria, da forno, bevande o yogurt…) ne assumiamo.
L’utilizzo di tali dolcificanti è molto controverso e ci sono studi discordanti sulla loro salubrità. La legge prevede l’utilizzo di solo 4 edulcoranti sintetici: aspartame (E951) acesulfame K (E950), acido ciclammico (E 952) e saccarina (E 954).
In altra occasione cercheremo di affrontare tale argomento nello specifico.

Esiste quindi una alternativa gustosa a queste bevande?

Quello che ci sentiamo di consigliare è di preferire una spermuta, un frullato o uno yogurt piuttosto che dolci confezionati.

Riportiamo i valori nutrizionali di una spremuta di arance, che oltre ad avere poche calorie risutla essere ricca di nutrienti importantissimi, primo tra tutti la vitamina C ( stimola le difese immunitarie; migliora l'integrità delle pareti capillari; riduce i danni da nitriti e nitrati presenti nei conservanti alimentari, abbassando il rischio di formazione di nitrosamine potenzialmente cancerogene),vitamina A (è essenziale per le cellule epiteliali, per la crescita dello scheletro e dei denti, per la normale maturazione sessuale dell'adolescente e la fertilità dell'adulto, aumenta la difesa dalle infezioni).

Detto questo non vogliamo terrorizzare nessuno, pertanto va bene una bibita ogni tanto, senza allarmismo e tanto meno terrorismo, ma tenendo conto che si può davvero bere qualcosa di meglio.

 

"Pillole magiche"

 

Oggi giorno siamo circondati da pubblicità e prodotti di tutti i tipi. Anche da una miriade di prodotti per dimagrire, tra cui pilloline dimagranti.
In molte di queste pubblicità troviamo anche il rassicurante “soddisfatti o rimborsati"...o anche "dimagrisci mangiando", "dimagrisci senza cambiare nulla, senza variazioni sul tuo stile di vita e sulle tue abitudini".
E se si guardano le vendite di tali pillole o prodotti in generale, si capisce bene che dietro c'è una grossa richiesta e di conseguenza anche un grosso interesse da parte dei produttori.

Oggi solo in America il 68% ca. della popolazione soffre di obesità e nella restante parte troviamo grosse percentuali di individui sovrappeso.
In Italia tali percentuali risultano essere inferiori, ma la tendenza rimane la medesima: sempre più gente acquisisce e cede ad abitudini alimentari sbagliate.
Abitudini che sono l'anticamera di numerosi problemi per la salute.

Il problema, negli ultimi decenni, nei paesi industrializzati, è rappresentato da un'eccessiva alimentazione, ovvero il cibo non manca, anzi, si viene spinti a consumarne sempre di più e le motivazioni sono facilmente deducibili.
La domanda ora risulta: "Ma l’industria farmaceutica è in grado di produrre una pillola che può risolvere tutti i problemi di peso come se si cambiasse canale in TV?"
L'argomento è delicato, oggi giorno esistono alcune pillole che hanno alcuni effetti nella riduzione dell'assorbimento dei grassi o un aumento delle capacità diuretiche o ancora riducono l'appetito.

Va ricordato che tutte queste pillole non sono giocattoli ma bensì farmaci che vanno prescritti da un medico.
Esistono anche altre pillole, vendute via internet e che non necessitano prescrizione, ma ne sconsiglio l'acquisto poichè non sono nè approvate nè tanto meno certificate e quindi di dubbia sicurezza per la salute.
Ora, ciò che tengo a ribadire è che va eliminata l’illusione che per poter dimagrire basti assumere una pillola.
Il mercato dei prodotti per dimagrire è un business da nove zeri, e questo va tenuto presente con consapevolezza.
Alcuni integratori naturali possono, in certi casi, aumentare l’attività della microcircolazione e quindi aiutare a drenare i liquidi e a combattere "l'eccessiva permanenza" dei grassi, aiutandoci – per esempio – nella lotta contro la cellulite.
Sia chiaro che questo non vuol dire che automaticamente la tisana o altri integratori andranno ad eliminare la cellulite mentre noi ci guardiamo un bel film seduti in poltrona e ingozzandoci di pop-corn.
Non funziona così.
Tornando ai farmaci, e in particolare gli anoressizzanti o i diuretici, è ovvio che agiscono solo durante la loro assunzione, quindi si tratta di un effetto momentaneo, ovvero: nessuna magia. Sospendendo l'assunzione si sospende anche il loro effetto.
Mi è capitato di sentire anche che alcuni utilizzano sostanze che agiscono a livello cardiaco (comprate via intenet), fondalmentalmente aumentando le funzioni e il battito cardiaco, associando magari l'assunzione di tali sostanze ad un'attività sportiva.

Ora, capisco che avere un bel fisico, sentirsi bene a livello psico-fisico, riuscire ad ottenere il massimo dalle proprie prestazioni durante la propria giornata risulta essere un obiettivo interessante e affascinante, ma mi sento di dire che le scorciatoie non eistono, e se qualcuno le trova paga pegno. Come? Con il rischio.
Il rischio di rovinare quello che di più caro si può avere: la salute.

Ci vuole buon senso e si tratta di capire quindi che ci sono prodotti da usare sotto stretto controllo medico.
E comunque bisogna controllare il peso nella propria bilancia, e non per la pancia, ma per ciò che decidiamo di assumere, ovvero: cosa guadagnamo e cosa perdiamo con l'assunzione di determinate sostanze? Ne abbiamo veramente bisogno? O siamo solamente pigri?

La domanda è:
Esistono, quindi, pillole dimagranti che funzionano davvero?
Alcune pillole dimagranti (ovviamente quelle approvate dalle comunità mediche e scientifiche) possono funzionare, un po’ perché aumentano il metabolismo basale, un po’ perché riducono l’assorbimento dei grassi ma diciamo...anche perché funzionano come effetto placebo.
Come funziona l'effetto placebo in questo caso? Semplice, assumendo delle pastiglie, alcune anche alquanto costose, ci sentiamo particolarmente impegnati a dimagrire, il che comporta soprattutto scegliere di alimentarci meglio.

Quindi qual'è il punto fondamentale?
Ciò che vi farà stare meglio e perdere peso è solo una vera e proprio evoluzione o un cambiamento dello stile di vita.
Un regime alimentare controllato e studiato ad hoc per voi stessi, per le vostre esigenze e le vostre abitudini... e.. da non dimenticare un'altro fattore molto importante: l'attività fisica.

Niente “pillola dei miracoli”, quindi, ma un possibile aiuto sostanziale se si prende sul serio il proprio stato di salute.
Le pillole dimagranti possono aiutare efficacemente le persone in grave sovrappeso soltanto se, all’assunzione di queste pillole, si accompagna una dieta dimagrante controllata.. e almeno un minimo di attività fisica, il più possibile sempre sotto gli occhi di un bravo dietologo o nutrizionista.

 

"Il bicchiere di troppo"
Nel salutare e ringraziare le persone che a poco a poco stanno conoscendo e seguendo la pagina Bio-Nutri.it vi diamo il benvenuto.
Visto che siamo a ridosso del week-end e alcuni andranno a cena fuori o in giro con amici per un drink o un bicchiere di vino, ne approfitto per dare un piccolo consiglio:
qualora doveste bere un pò più del dovuto bevande contenenti alcol, ricordatevi di bere tanta acqua e reintegrare un pò di vitamine e zuccheri (con qualche frutta come la banana o un frullato con latte e banana, o ancora ortaggi come la carota...etc etc).
Questo perchè il metabolismo dell'alcol (nello specifico etanolo) è per buona parte ad opera del fegato che grazie a due enzimi (alcol e aldeide deidrogenasi) lo convertono (rispettivamente) in acetaldeide e acido acetico.
Una dose eccessiva (che può variare da individuo a individuo oltre che dall' etnia o dal sesso) potrebbe portare ad un accumulo di acetaldeide che non viene più trasformata in acetato.
Se in più aggiungiamo la presenza (in alcune bevande - soprattutto quelle di bassa qualità) di metanolo, che viene metabolizzato dallo stesso sistema enzimatico, vediamo che si può accumulare un'altra sostanza : la formaldeide.
Entrambe sostanze non "simpaticissime" per il nostro organismo.
Inoltre tutto questo processo e questo lavoro va a discapito di :
- diverse vitamine (delle quali si riduce anche l'assorbimento) e di sali minerali
- del glucosio disponibile (soprattutto per il cervello, unica fonte energetica di questo organo)
- e infine dell'idratazione dell'intero organismo (e quindi anche del cervello) in quanto l'alcol disidrata i tessuti.
Qual'è il risultato?
L'indomani si ha un bel mal di testa, si è stanchi e poco concentrati.
Non vogliamo assolutamente dire che potete sbronzarvi e poi rimediare con un paio di uova o due frutti, ma qualora doveste bere un bicchiere in più sapete come aiutare il vostro organismo a stare un pò meglio e ridurre i postumi del vostro bicchiere di troppo.
Detto questo, bevete sempre con moderazione e buona serata.

"Dieta"
Una parola che alcuni amano, altri invece odiano.
Ma cosa vuol dire "dieta"? Cosa intendiamo?
La dieta non è altro che una linea alimentare seguita da un individuo, con consapevolezza o meno.
Va da se che una dieta ideale deve portare la quantità giusta di energia, di macro e micro nutrienti per condurre una vita serena.
Una sovrabbondanza o un'insufficienza di tali molecole può portare ad un accumulo eccessivo o a carenze di sostanze nutritive.
Detto questo per ognuno di noi il benessere risulta essere un concetto soggettivo. Questo perchè ogni individuo è una persona a sè stante, ha una propria storia, le proprie abitudini che vanno rispettate, una propria genetica : risulta quindi una realtà unica.
Da queste semplici considerazioni deduciamo che per ottenere risultati più idonei possibili ad ognuno di noi e che siano efficaci non è pensabile seguire diete che “vanno bene per tutti” e che presuppongano un "fai da te" improvvisato.
Per questo motivo reputiamo fondamentale fornire un adeguato supporto "cucito" su misura per ogni singola persona, costruendo un percorso di crescita e seguendo il naturale cambiamento delle esigenze di salute e benessere di ognuno di noi

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